venerdì 14 febbraio 2014

Wild Berries (Nishikawa Miwa, 2003)

Riporto qui il link alla mia scheda su Sonatine di Hebi ichigo (Wild Berries, 2003) di Nishikawa Miwa, notevole opera d'esordio di una delle più interessanti tra le numerose cineaste giapponesi salite alla ribalta nel corso degli anni Duemila. Sulla scia di Kawase Naomi, verrebbe da dire, ma sarebbe una generalizzazione fuorviante (oltre che vagamente sessista) visto che il cinema di Nishikawa, così come quello di Ogigami Naoko, Tanada Yuki e Ninagawa Mika, c'entra poco o nulla con quello della più celebre (soprattutto all'estero) cineasta giapponese donna, e non renderebbe giustizia all'eterogeneità del fenomeno.

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